Nel 2005 il Museo ha potuto acquisire la straordinaria collezione di macchine per scrivere appartenuta a Lodovico Tinelli. La raccolta presenta uno spaccato delle principali innovazioni tecniche e concettuali che hanno caratterizzato la produzione delle macchine per scrivere nel mondo e in Italia a partire dal XIX secolo fino alla comparsa del computer e testimonia l’operosità e la capacità innovativa dei progettisti e delle maestranze che operarono a Crema all’interno della Società Serio e successivamente della Olivetti a partire dagli anni ’30.
L’esposizione di una parte degli oltre 200 esemplari della collezione illustra i passi fondamentali della nascita e dell’evoluzione delle macchine per scrivere a partire dal XIX secolo fino alle produzioni italiane, ed in particolare cremasche, di Serio-Everest e Olivetti. Particolare spazio è stato dato agli esemplari prodotti per rispondere ad esigenze particolari, come le macchine per scrivere note musicali o in braille o macchine “didattiche”, impiegate per imparare a battere a macchina.
Il quadro espositivo è completato dalla ricostruzione dell’ambientazione di due uffici della fine del XIX-inizi XX secolo e degli anni ‘60-’70, che potrà costituire occasione di riflessione e confronto con la moderna quotidianità.
L’allestimento costituisce non solo l’occasione per conservare il ricordo di un secolo di intraprendenza e di prestigio industriale del territorio cremasco ma anche una preziosa opportunità di documentazione e un interessante stimolo di ricerca culturale per le nuove generazioni.
Allestimento della sezione a cura di Thea Ravasi
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